5 errori da non commettere

quando si parte per un soggiorno studio

Easy School Canada desidera condividere con voi alcuni preziosi consigli che sono stati utili a tanti ragazzi per la riuscita della loro esperienza.
Ecco quindi i cinque errori da non commettere quando si parte per un soggiorno studio all’estero.

Scegli tra le molte città quella su misura per te; ognuno di noi ha le proprie esigenze e ambizioni personali. Non sempre quella dove è andato il tuo amico è la soluzione migliore!

Sei sicuro di sapere quale tipo di famiglia è più giusta per te? Analizziamo insieme le caratteristiche dell’Homestay più adatte per favorire il tuo soggiorno in Canada.

Scegli la scuola in base alle tue aspirazioni future e fatti consigliare per costruire il piano di studio con la giusta scelta di materie che ti permetteranno di proseguire col massimo profitto!

Durante la tua esperienza in Canada non abbandonare le tue passioni. Scegli con noi dove continuare a coltivare i tuoi interessi e approfittane per vivere nuove esperienze!

Vuoi essere un Best Italian Ambassador? Non pretendere che tutto ti sia dovuto ma impegnati a creare rapporti con le persone che incontrerai; riceverai da loro in base a quanto sarai in grado di dare ogni giorno!

A questo proposito vi raccontiamo uno degli episodi realmente accaduti che testimonia l’attenzione che Easy School Canada ripone nel costruire il percorso formativo che i soggiorni studio devono favorire e che è parte prioritaria della nostra filosofia!
Una volta partiti, Easy School Canada resta al vostro fianco per aiutarvi a gestire i rapporti con la famiglia homestay ed è pronta a darvi consigli che possono aiutare a superare situazioni che altrimenti potrebbero creare spiacevoli incomprensioni.

La storia di Alessandro

Questa è la storia di Alessandro, un vivace ragazzo di Pavia, partito per un semestre a Winnipeg.
Dopo qualche giorno dall’arrivo e una ottima accoglienza da parte della famiglia homestay, si è trovato in difficoltà per un modo diverso di affrontare le piccole necessità quotidiane. Avendo bisogno di un quaderno, aveva chiesto di farselo comprare da Kate, la sua “mamma” canadese. Alessandro, durante una delle prime telefonate a casa, nella tipica fase di transizione tra l’agitazione per il bisogno di ambientarsi e l’eccitazione per la nuova avventura, aveva riferito alla mamma italiana la risposta di Kate di procurarselo da solo.
Non lo avesse mai fatto… partirono subito missili balistici in direzione di Winnipeg che Valérie dovette prontamente disinnescare con la sua esperienza di canadese e mamma di figli adolescenti. Il percorso di esperienza e crescita personale deve comprendere piccole azioni quotidiane, atteggiamenti che fino a quel momento nella routine familiare non venivano considerati ma che da un ragazzo di 17 anni, maturo e dinamico come Alessandro, pronto a vivere sei mesi lontano da casa, si devono obbligatoriamente iniziare a prevedere.
Valérie riuscì a tranquillizzare tutti spiegando semplicemente che in situazioni come questa le famiglie homestay si aspettano che i ragazzi chiedano come e dove si possono procurare quello di cui hanno bisogno; e che l’obiettivo alla fine dell’esperienza possa essere, andando a fare la commissione, di chiedere alla famiglia se abbiano bisogno di qualcosa.
Questi e altri atteggiamenti tipici dell’età adolescenziale, che possono essere assecondati e tollerati in famiglia, per l’abitudine e la tendenza a facilitare i figli, una volta superati, saranno i primi passi del percorso di crescita e maturazione che l’esperienza all’estero vi lascerà.

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